Il mondo di Internet è come il Nord America nel 17° secolo: il paese delle grandi opportunità. Ovviamente vuoi buttare via occasioni di business? E perchè limitarsi ai canali tradizionali di lavoro e guadagno? In un grande mondo, c'è spazio eccome per ogni genere di truffatore. Se ne sentono di tutti i tipi, alcune veramente assurde, come e-mail che ti chiedono dati personali per ottenere accrediti o rimborsi. Ma come si fa a comunicare ad un destinatario mail proprie password e codici bancari? La cosa estremamente interessante è che la mail è in un italiano orribile, ed i loghi degli istituti bancari o postali sono molto approssimativi. Però qualcuno prima o poi ci casca. Ma quest'altro tipo di truffa è quasi incredibile. Ti arriva una mail da parte di un funzionario di una banca londinese - come fanno a Londra a sapere la tua mail? Manco fosse la tua banca - che riporta l'esistenza di un deposito presso il suddetto istituto di qualche milione di sterline - così, tanto per gradire.... - appartenuto ad un lontano zio residente negli Stati Uniti e recentemente perito in un incidente aereo - come se un incidente aereo non desse nell'occhio, almeno si poteva scrivere automobilistico - e tu sei l'unico erede, in quanto i tuoi zii di secondo, terzo e quarto grado evidentemente erano tutti zitelli. Come sempre accade in questi casi, qualora si volesse assecondare il mittente, - sigh sigh - il destinatario della mail andrà probabilmente incontro a una richiesta di denaro, di solito trecento, quattrocento euro, necessario per attivare la pratica di trasferimento della tua milionaria eredità e da effettuarsi attraverso sistemi di trasferimento fondi - tipo Western Union - che renderanno poi impossibile individuare il destinatario, cioè lo zelante e gentilissimo bancario. Riassumendo: una mail da una banca inglese che ti dice che uno zio negli Usa ti ha lasciato milioni di sterline, e ci vuole qualche soldo per avviare la pratica, e tu glieli mandi...Eh si, sei proprio fortunato... Ma d'altronde, se siamo l'unico paese in Europa dove gli indici d'ascolto dei reality show aumentano di anno in anno, ci meritiamo anche queste mail.
giovedì 15 aprile 2010
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