venerdì 2 aprile 2010

Buon appetito...

Buzz It
Leggo con curiosità l'avvio di un'iniziativa da parte dell'assessorato di Roma alle politiche educative e scolastiche battezzata "I menù regionali" ovverosia l'inserimento nel menù delle mense scolastiche delle scuole materne e in quelle degli istituti primari e secondari del territorio capitolino di piatti regionali del Lazio. Il tutto ovviamente è in collaborazione con diversi esperti nutrizionisti. Lo scopo è cercare di stimolare nei pargoli l'abitudine ad alimentarsi in modo sano e variato. Variato, sicuramente. Ma quali sono i piatti tipici della cucina del Lazio? Bucatini all'amatriciana ed alla carbonara, gnocchi alla romana, coda alla vaccinara, abbacchio... e qualcos'altro che sfugge alla memoria. Ecco, credo che nell'ora di pausa pranzo di un'alunno di scuola elementare non siano esattamente il cibo più adatto. Ma vi immaginate l'abbiocco delle ore 14 alla ripresa delle lezioni? Testa china sul  banco con ancora in bocca il sapore della pancetta e del formaggio. E poi non si dovrebbe favorire il consumo di frutta e verdura nelle scuole? Addirittura non si dovevano togliere i distributori automatici di merendine ipercaloriche? E i problemi di colesterolo e pressione? E se la maestra ha i trigliceridi a centomila come fa a mangiare un'insalata scondita e guardare i bimbi con la carbonara davanti? Quindi...non so, magari si tratta solo di un'iniziativa saltuaria o perlomeno di non semplice realizzazione!
E' certamente però lodevole l'idea di promuovere in ambito scolastico i piatti regionali tipici. Dall'anno prossimo propongo quindi per gli istituti della provincia di Pavia, da inserire a rotazione: come primi piatti, risotto con le rane e ravioli di stufato; come secondi, brasato con i peperoni, bollito misto con mostarda e oca con le verze, senza trascurare i salumi ed i formaggi dell'alta collina; infine, come dolci, brasadè di Staghiglione e torta di mandorle. Tutto ovviamente senza trascurare il vino, eh!

Nessun commento:

Posta un commento